
Scritto da Dott. Davide Algeri il 28 Aprile Sessuologia clinica e parafilie Tags Martina è una donna di 39 anni che ha da sempre avuto un rapporto sessuale di piena libertà e consapevolezza nei confronti del sesso. Intraprende una relazione con un uomo che si presenta come un Dominante e che pratica questo tipo di rapporto da molto tempo. Eppure, man mano che la conoscenza diventa più intima, comincia a chiedersi se provando possa piacerle. Inizialmente Martina lo fa come sfida personale: parte con stimolazioni che non si possono definire realmente dolorose per arrivare, nel giro di pochi mesi, a subire sessioni anche molto dure e di intenso dolore, dolore che assume pian piano una forma differente perché seguito da un forte piacere.
Nella maggior parte dei casi il aria è stato semplicemente il non beni trovato partner interessati, e negli estranei il timore di rivelare le proprie preferenze. Le diverse percentuali dipendono come sempre sia dalle diverse definizioni delle categorie che dalla composizione dei gruppi. È solo paranoia, o questo comportamento è giustificato? C — Credo di fatto che il DSM, cioè la nosografia descrittiva, abbia ritenuto strategico e necessario avvicinarsi a una lettura collettivamente diffusa del gioco sessuale, limitando sempre più la soglia patologica. Aumentando il consumismo sessuale aumenta la noia, e aumentando la noia si diffondono analiticamente i tentativi di escogitare varianti allettanti. Probabilmente il livello di esclusività e di cogenza della pratica, o la simbologia interna con cui la stessa viene vissuta dalla persona potrebbero affidare indicazioni più specifiche. A — Basandoti anche sulle vostre osservazioni personali, come valutate il profilo demografico dei soggetti che hanno partecipato alla ricerca? Corrisponde a un campione standard della società italiana, o rivela qualche anomalia significativa?
Elena, una donna in cerca di emozioni e non del principe azzurro , racconta come ha capito di individuo una schiava. Lei: «Mi sento finalmente libera». Lui è un Master, un «padrone», lei una Slave, una «schiava». Ci incontriamo a Verona, città degli innamorati, alla vigilia di San Valentino. Export sales manager di una abbondante azienda, 45 anni, capelli mori, Elena è bella, elegante, ironica abbastanza da ammettere, con un sorriso, che i pochi amici al corrente della sua vita segreta la considerano una femmina perversa. E serenamente allineata alla aforisma del Marchese de Sade: «Se la natura disapprovasse le nostre inclinazioni, non ce le ispirerebbe». È appena capitato al cinema Cinquanta sfumature di buio. Che cosa pensa della storia di Christian Grey e Anastasia Steele?
I racconti di chi lo pratica. BDSM I racconti di chi lo attivitа. Quando si tratta di argomenti come questo, come feci anche per il tema sul genere non binariopreferisco affidare spazio e dar voce a chi è direttamente coinvolto. Ma prima di iniziare ad entrare nelle storie di chi mi ha permesso di individuo intervistato, è importante spiegare qualche definizione che potrebbe risultare sconosciuta ai inferiore esperti. Fetish: specifica ossessione o attenzione per un oggetto o esperienza. Verberazione: fustigazione Switch: persona a cui piace essere fare sia da top affinché da bottom, nella stessa scena oppure in diverse occasioni. Kink: descrive una gamma di pratiche sessuali non convenzionali Play party: un evento BDSM affinché coinvolge molte persone impegnate in scene. Flogger: Termine inglese che indica genericamente gli strumenti di fustigazione dotati di più lacinie. Shibari: è uno caratteristica giapponese di bondage che implica allacciare il bottom usando le corde.