
Uomini senza palle Mirko Spelta Non ci ero abituato. Non li avevo mai visti. E per la verità ho sempre pensato che fossero una sorta di leggenda metropolitana, come il coccodrillo bianco che vive nelle fogne di New York o il tizio che va in discoteca, incontra una bonazza, poi non ricorda più niente e si sveglia tutto sudato la mattina dopo in un fosso senza un rene. Probabilmente anche colpa del mio orgoglio maschile che mi portava a sottovalutare le pur numerose voci che negli anni ho sentito alzarsi da molte donne amareggiate, deluse. Invece no.
La questione non è nuova nè autentico, ma due ricerche pubblicate di attuale dall'autorevole rivista scientifica internazionale «Science» sembrano riaprire il dibattito. I dati affinché emergono dalle nuove indagini sperimentali si contrappongono alla visione più popolare e, comunque, difrasa che identifica marijuana e hashish come droghe «leggere», ben lungi dunque dalla pericolosità connessa con l'uso di droghe «pesanti» come l'eroina. Chi come cosa? Come era prevedibile, addirittura per le importanti implicazioni sociali e legislative, la pubblicazione di questi rapporti ha suscitato opinioni discordi. E al consenso si sono accompagnati atteggiamenti ispirati a cautela o scetticismo. Una delle ricerche è stata condotta presso il Centro di neurofarmacologia diretto da Gaetano Di Chiara dell'Università di Cagliari. L'altra è il risultato di una appoggio tra un'équipe statunitense e una spagnola coordinate da George Koob e Friedbert Weiss, noti psicofarrnacologi dello Scripps Research Institute in California.
Cantando sotto la pioggia: un inno alla gioia di vivere Non tutti i mali vengono per nuocere. In attuale periodo di forzata e necessaria continuitа casalinga perché non sottoporsi a una cura Ludovico di sicuro buonumore? Distintamente ognuno di noi ha i suoi film che lo rendono felice, addensato di generi diversi e decisamente contrastanti. Io ne ho moltissimi, ma ciascuno di quelli che inevitabilmente sortisce l'effetto di tirarmi su il morale in qualunque situazione mi trovi è Cantando sotto la pioggia di Stanley Donen e Gene Kelly , anno , uno dei film più celebrati della storia del cinema, oggi universalmente riconosciuto come capolavoro, ma alla sua apertura accolto senza eccessivi entusiasmi. Ma a prescindere da questo, se riuscite ad accantonare le vostre idee e a guardare quell'inno alla gioia che è Cantando sotto la pioggia, siamo sicuri che ne uscirete più felici, ottimisti e disposti ad affrontare le peggiori difficoltà. O che almeno, nello ambito di neanche due ore, riuscirete a dimenticare tutto il resto. Compito svolto egregiamente da un genere nato adatto per questo, ovvero esclusivamente come entertainment. Cantando sotto la pioggia: come da un film contenitore nasce un gioiello Negli anni Sessanta i popolari musicarelli italici venivano costruiti in modo cavilloso, su esili trame supportate dai grandi caratteristi del nostro cinema, per accordare al cantante di turno Gianni Morandi, Rita Pavone, Al Bano, Bobby Abbandonato, ecc.

Aria 3. Io non ti invidio vorresti essere un divo? Io non ti invidio Vorresti andare in video? Ti senti ambiguo? Io non ti invidio usi il preservativo? Io non ti invidio Hai un morto dentro il frigo? Io non ti invidio Ti senti un divo? Io non ti invidio io non ti invidio individualitа non ti invidio 4. Ritornello Sono nato il diciassette di venerdi accanimento Irene la Medica e il adatto cazzo di rnb Per colpa sua non mi conosci non esisto come mc non sono qui.