
Lo abbiamo chiesto a un ampio campione di donne dai 29 ai 45 anni. Tutte con vite molto diverse e vite sessuali profondamente diverse, alcune con figli e marito, altre con una relazione stabile, altre ancora aperte al sesso libero. Tirate il freno a mano: la gradualità è importante Per eccitarsi una donna ha bisogno che il suo cervello dia il via libera alla sua vagina. A parole tutti gli uomini lo sanno, ma poi nella pratica se ne dimenticano… È importante andarci piano e non dritti al dunque tipo «bacio in bocca e mano in mezzo alle gambe». La parola chiave è gradualità: piano piano, carezza dopo carezza, bacio dopo bacio, bisogna arrivare al cervello della partner. Ad attivare la vagina, poi, ci penserà lui!
Chi soffre di eiaculazione ritardata riesce finalmente a raggiungere un buon livello di eccitazione e stimolazione sessuale, tuttavia attuale non è mai abbastanza da portarlo al culmine del piacere. Approfondiremo attuale tema anche in seguito. Solitamente, benché, si tratta di rapporti che devono durare almeno minuti. Esiste solo un tipo di eiaculazione ritardata?
Diciamo che la risposta sembra piuttosto complessa. Innanzitutto, è da sfatare il favola che associa a una lunga arco del rapporto sessuale, una migliore qualità dello stesso. Secondo il Journal Sexual Medicine, un rapporto sessuale dovrebbe conservarsi mediamente dai 3 ai 13 minuti. Dunque, le tanto menzionate ore e ore di rapporto non sarebbero elenco di certa soddisfazione sessuale. Anzi, una ricerca condotta dalla Society for Sex Therapy and Reserch di Washington afferma che un rapporto superiore ai 13 minuti rischierebbe addirittura di annoiare il partner. Certo è che i preliminari restano un passaggio importante per accendere l'atmosfera ma, soprattutto, per sperimentare la complicità e l'intesa di coppia giocando e stimolando le rispettive fantasie. I preliminari sono quanto di più individuale possa esistere all' interno della duetto.