
Cambiano i suonatori, ma la musica è sempre quella. Campa cavallo che l'erba cresce. Cane che abbaia non morde. Cane non mangia cane. Carta canta e villan dorme. Casa mia casa mia pur piccina che tu sia resti sempre casa mia.
La fame come soggetto economico, politico e morale Una storia di lungo epoca, fra Medioevo ed Età moderna Assoluto Montanari Testo Note Autore Testo completo 1 Fabliau de Cocaigne, in Fabliaux et contes des poètes français des xie-xve siècles, a cura di E. Fortunati, G. Zucchini, Firenze, Alinea, Estranei testi, più tardi anche immagini, continueranno per secoli a descriverlo in questi termini, come il luogo della allegria e del godimento, dove i desideri del corpo il cibo e il sesso, la festa e il dormita sono prodigiosamente soddisfatti, senza alcuna impegno e senza alcun costo 2. Una variante italiana — legata alla specifica cultura gastronomica di questo paese — sarà di immaginarlo con al cuore una montagna di formaggio grattugiato, sulle pendici della quale rotolano maccheroni e ravioli, cotti in una pentola gigantesca che, lassù in cima, bolle in continuazione. Boccaccio, Decameron, viii, 3.
In senso fisico: crescere sano e f. Con riferimento alle qualità morali: una donna f. Sostantivato, persona forte, coraggiosa, magnanima: la fortuna aiuta i f. Popolo f. Parlando di esercito, aggregazione politico, ecc. Di luogo, castello e sim. Che è capace di resistere al peso, agli urti, alle percosse, che non cede, non si andamento, non si rompe, e sim.