
Finanza e Marketing, Ist. Tecnico Commerciale G. Garibaldi di Marsala Docente referente del progetto: Teresa Bono La libertà è uno dei doni più preziosi che ogni essere umano possiede e oggi, più che in qualsiasi altra epoca storica, è un tema e un valore fondamentale della vita umana, che sta a cuore a tutti, non solo alle persone di cultura, ma anche a quelle più semplici. Tutti ne hanno diritto in egual misura senza distinzione di razza, religione, ceto sociale e opinioni politiche. Un grande uomo politico Luigi Sturzo disse: La libertà è come l'aria: si vive nell'aria; se l'aria è viziata, si soffre; se l'aria è insufficiente, si soffoca; se l'aria manca, si muore. Considerando questa definizione e studiando la storia, abbiamo visto che grandi masse di persone non conoscevano la libertà; pensiamo ai numerosi schiavi nell'antico Egitto e nell'antica Roma o nel Medioevo o anche nell'età moderna e perfino nel secolo scorso, soprattutto in America. Essere liberi non vuol dire vivere senza regole, perché tutto ha un limite: si è liberi di vivere quando si è in grado di relazionarsi con gli altri, cioè rispettare le regole della convivenza civile. Anche in classe o in un gruppo di amici ci sono delle regole, magari non scritte, ma che consentono a ciascuno di esprimersi e di scegliere nel rispetto altrui. Per la libertà molti hanno sacrificato la loro vita, basti pensare alla storia del Risorgimento italiano o a quella della alla seconda guerra mondiale.
La Carta ha, inoltre, consacrato il impedimento di discriminazione sulla base del erotismo art. Da una lettura della normativa sembrerebbe, pertanto, che almeno in Italia nessuna disparità esista. Ogni giorno, nel mondo del lavoro, le donne subiscono gli effetti della discriminazione di gamma. Viviamo, insomma, in una società in cui la disuguaglianza di genere penalizza la posizione della donna in tutti gli ambiti, economico, sociale e amministrativo.
Sui pres Ferrone, Lezioni illuministiche, Roma-Bari,p. Un percorso questo, cruciale, che altrove abbiamo già indagato 4. Starobinski, J.
Intima unione della Chiesa con l'intera congregazione umana. Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d'oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo, e nulla Vi è di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore. La loro comunità, infatti, è composta di uomini i quali, riuniti insieme nel Cristo, sono guidati dallo Spirito Beatificato nel loro pellegrinaggio verso il impero del Padre, ed hanno ricevuto un messaggio di salvezza da proporre a tutti. A chi si rivolge il Concilio. Per questo il Concilio Papale II, avendo penetrato più a incassato il mistero della Chiesa, non esita ora a rivolgere la sua definizione non più ai soli figli della Chiesa e a tutti coloro affinché invocano il nome di Cristo, bensм a tutti gli uomini. A tutti vuol esporre come esso intende la presenza e l'azione della Chiesa nel mondo contemporaneo. A servizio dell'uomo.