Stampa Email «Le app di incontri sono come una giungla e vedo uno sbilanciamento tra uomini e donne. Con Pickable le donne prendono il comando di tutto, decidono loro come e quando rivelarsi. E non pensate che questo scoraggi i maschi ad iscriversi: dove ci sono le donne, gli uomini arriveranno sempre». Clémentine Lalande è fondatrice e Ceo di Pickableuna nuova app di incontri che vuole stravolgere il punto di vista a cui siamo stati abituati fino ad ora dal dating online. Se in tutte le altre app come Tinder o Onceche Lalande ha lanciato nelgli iscritti sono obbligati a fornire informazioni sulla propria vita, inserendo foto, mail e collegamenti ai social, su Pickable solo gli uomini hanno un'immagine e possono dare informazioni. Le donne no. Basta solo un numero di cellulare, che non viene visualizzato nell'app, e comincia il gioco. Le iscritte vedono una lista di foto, la distanza a cui si trova il ragazzo ed eventuali bio, decidendo poi se mandargli un cuore per iniziare a chattare. Un gioco divertente da fare con le amiche «Nelle altre app di incontri sono soprattutto gli uomini a mandare like, commenti di apprezzamento, primi approcci - continua Lalande - con Pickable invece possono solo stare a guardare, perché siamo noi donne ad avere il comando del gioco.
In una parola: remissiva. Naturalmente, questi amori iper-social nascono ormai sempre più addensato nello stesso luogo dove sono impudentemente messi in scena: nelle dating app. Un terapeuta di New York, Matt Lundquist, racconta questo cambiamento sociale insieme un dettaglio significativo: ha notato affinché il suo tono è ormai inferiore curioso ed elettrizzato quando chiede ai suoi pazienti come si sono conosciuti, poiché la risposta è quasi sempre che è avvenuto su Tinder. Improvvisamente cosa ho scoperto. I profili degli italiani hanno quasi tutti in abituale le seguenti cose: un mezzo di trasporto, immortalato in primo piano oppure sullo sfondo di un selfie sorridente; un petto muscoloso fotografato allo immagine, rigorosamente dal basso, per suscitare un senso di imponenza; ma soprattutto, candidato le bio, pare che i maschi italiani vogliano un solo tipo di donna: solare, tranquilla, semplice, positiva.
Quindi - dice la professoressa di glottologia - se tu sei una femmina, devi accettare, anzi dovresti chiedere! Differentemente non vieni identificata e si fa confusione» pixabay Il sessismo linguistico e i nomi professionali femminili. Professoressa Robustelli, nomi femminili di mestieri: perché usarli? Per una questione di opportunità: il lavoro di Alma Sabatini venne affermato uno strumento importante per lavorare sulla questione della parità di genere e dei diritti delle donne e, in tale ottica, fu pubblicato dalla presidenza del Consiglio dei ministri. E il grande pubblico? Ho avuto alcune occasioni di confrontarmi con loro e di discutere le loro proposte di adesione sulla lingua italiana, ed è sempre emerso un problema, che qui vorrei provare a chiarire ancora una volta: la distinzione fra genere grammaticale, erotismo e genere socioculturale.